E' finita.
E’ finita la storia di questo blog, se mai sia stato possibile definire così questo porcile della rete, versione copia ed incolla virtuale di un borgo pedemontano del cazzo, in cui ci si conosce tutti e non c’è neanche una gnocca.
Centro gravitazionale della vita sociale del quartiere Africano, questo spazio è finora sopravvissuto all’approdo di Radu e Kolarov sulle spiagge di Brindisi, al crollo dei sub-prime, alla caduta del governo Prodi, all’accattivante cambio di formato della Gazzetta dello Sport, ai pistolotti del Pruzze e ad un lounge bar incastonato in tempi recenti nelle sue segrete.
Se queste mura virtuali, ricoperte da solenni arazzi - sotto i quali ormai vivono intere ed evolute civiltà di tarme - potessero parlare, racconterebbero secoli di cazzeggio cittadino.
Nel corso di questi mesi, qui sono state pubblicizzate opere cinematografiche di registi semisconosciuti, presentati saggi e romanzi di perfetti analfabeti...a breve probabilmente saranno ospitate iniziative di beneficienza organizzate da veri e propri criminali ed avallate da uomini di chiesa (sì Paolino, mi riferisco proprio a te), insomma...non vi è al mondo un cazzone che qui non sia passato per un genio almeno per un quarto d'ora.
In tal contesto si è consumata la massima ingiustizia fantacalcistica, peggiore della volta in cui lo stato del Massachusetts non accettò la formazione a Sacco e Vanzetti, che si schierarono con un 6-3-1, invocando il loro diritto alla difesa.
Maledico il Dio del pallone che mi ha ridotto a terminare la stagione con una misera accozzaglia di uomini contati, tra infortuni, decessi e squalifiche, i neuroni di Cassano, i pallori di Di Vaio e l’orchite di Montella, la sciolta di Miccoli, le lune girate di Recoba e i tendini di cristallo di Mutu.
In queste condizioni, non si vince nemmeno contro un AS9mm che ha già depositato i libri contabili in tribunale.
E' finita la storica gloria sportiva dei miei coglioni, quella dei nonni tromboni nelle puntate di Sfide, così come sono finite le nostre aspettative e tutte le puttanate a cui ancora i più irriducibili e nostalgici tentano pateticamente di appigliarsi.
E' finito il calcio di provincia, con i suoi sogni di gloria e di riscatto.
Il Ragioniere ed il Presidente si spartiranno il bottino, il Palazzo ha fagocitato tutto il fagocitabile.
Vi disistimo profondamente per il solo fatto di ritrovarvi su questo sito, riempite le vostre vite miserabili di qualcos'altro che non sia questa pochezza sportiva, politica, sociale, urbanistica ed economica.
Concedetemi questo ragionevole e pacato sfogo, è solo la frustrazione di chi ammette la vittoria dei reazionari.
Il vento del cambiamento è una loffa insignificante. Quali prospettive per la prossima stagione?
Hezbollah e V-Team proporranno forse un play-off integrale dopo la regular season, dal primo al decimo posto, in cui i risultati si decideranno in base all’oroscopo di Paolo Fox e al valore del titolo Alitalia?
Non so quanto gli assestamenti tellurici lasceranno ancora in piedi "Fantaemerenziana.blogspot.com", ma mi bastano queste premesse per immaginare che anche l’anno prossimo sarà un trionfo.
Carlo Carlenza
Presidente della Fondazione “Malpensa cava di sabbia”
6 commenti:
APPLAUSI SCROSCIANTI DALLE TRIBUNE DEL SANTIAGO BERNARDINI ALL'UNICO VERO POETA REAZIONARIO DEL NOSTRO TEMPO.
ONORE A TE CALENZANO (CHE CON INCISA NORD RAPPRESENTA IL TRATTO AUTOSTRADALE + TRAFFICATO DELLA STORIA DELL'UMANITA DOPO RONCOBILACCIO-BARBERINO DEL MUGELLO S'INTENDE!)
La mia solidarietà è doppia visti i vari Pulzetti, Izco, Lanna, Cribari, Ferrari, Reginaldo, Dellafiore, Cesar, Inzaghi con i quali ogni sabato pomeriggio mi trovo a dover combattere con una battaglia persa in paertenza (senza dimenticare i compianti Emerson, Dacourt, Migliaccio e Caracciolo... che amarezza!)
Bello sfogo. Complimenti. E aggiungo, hai l'ultima contro di me, biscottiamo.
non capisco l'amarezza, in fondo giochi ancora per il terzo posto (e un miracolo all'ultima giornata potrebbe darti il secondo)....
Sottoscrivo solo "malpensa cava di sabbia", il resto non l'ho capito, ho più dimestichezza con i numeri...
Il ragioniere
PS nebbia e vento forte tra lauria e lagonegro.
Patetico accanimento terapeutico nai confronti di un campionato oramai defunto.
C.C.
ennesima conferma della mia teoria:
la sofferenza interiore indotta dallo studio dell'economia,unita alla frustrazione di chi si ritrova a lavorare nel mondo dei contabili genera sensibilità letterarie degne di nota.
vedi kafka, paolino, rasarie, etc..
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