lunedì 29 settembre 2008

I consigli del guro

Parte oggi la nuova rubrica, dedicata ai consigli che generosamente impartirò a tutti voi.

Quest'oggi cominceremo leggendo una letterina di un nostro affezionato lettore:

"Cara Fantaemerenziana, la scorsa domenica la mia squadra ha giocato in casa della Progurella Mancega e ha perso 2 a 0.
Da quando è finita la partita, sento un forte dolore al culo, credo si sia rotto. "
Francesco, Roma.

caro Francesco, sicuramente si tratta di RAGADI ANALI: adesso ti spiego di che si tratta:

Come si forma la ragade

Durante la defecazione l'ano si dilata per far passare le feci, e di solito la normale dilatazione dell'ano è sufficiente per eseguire questa funzione fisiologica senza sforzo e senza che la pelle si rompa. Ma se per qualche motivo l'ano si dilata troppo allora succede che la pelle in corrispondenza dell'ano si strappa e si rompe.

L'eccessiva dilatazione dell'ano è dovuta ovviamente a feci grosse e dure, ed in generale le persone stitiche sono soggette a questo tipo di inconveniente.

La rottura per strappamento della pelle dell'ano si presenta come un piccolo taglietto, da cui fuoriesce un lieve sanguinamento che si può osservare sia nel water che sulla carta igienica. Molte persone raccontano che di tanto in tanto (poche volte all'anno, in media) sono soggette a questo tipo di sanguinamento.

Occorre precisare che il sangue che esce da queste piccole lacerazioni della pelle dell'ano è rosso vivo (sangue fresco), mentre se si dovessero osservare sanguinamenti di colore rosso scuro questi sarebbero da attribuirsi a problemi ben più gravi di emorragia interna, di cui occorre informare subito il medico curante.

Il sanguinamento occasionale dell'ano non è un fatto problematico: la piccola lacerazione si rimargina da sola in pochi giorni come qualsiasi altra escoriazione della pelle in altre parti del corpo.

Ne' deve preoccupare il passaggio delle feci a contatto con una lacerazione cutanea fresca: i batteri contenuti nelle feci sono tutti ben conosciuti dall'organismo umano. I batteri vengono combattuti dal sistema immunitario, e non possono provocare infezioni preoccupanti (comunque un minimo di pulizia non guasta, specialmente in queste circostanze...)

Si osserva che di solito, per questioni meccaniche e di conformazione dell'ano, in caso di lacerazioni ripetute (anche a distanza di mesi e di anni) il punto di rottura della pelle è sempre lo stesso. E può accadere, alle persone soggette al fenomeno descritto, che un bel giorno la lacerazione non si rimargina più.

La lacerazione che non si rimargina è denominata ragade, ed è una patologia molto più diffusa di quanto non si creda perchè la gente che ne soffre si vergogna di parlarne anche al dottore, e vi sono casi di persone che si sono trascinate per anni ed anni col problema di una ragade nell'ano.

La sofferenza

La ragade anale è una patologia minore, infatti non è una patologia mortale, ma in compenso è una patologia dolorosissima, tanto dolorosa da provocare tutta una serie di patologie collaterali tra cui la paura di defecare, con gli aggravamenti che ne derivano.

Il paziente che soffre di ragade non riesce a sedersi, e non trova pace neanche stando in piedi o sdraiato. La notte è difficile addormentarsi, al mattino successivo ci si alza più stanchi di quando ci si è coricati, il lavoro e le attività quotidiane sono svolte con difficoltà.

Perchè si forma

Vediamo adesso, dal punto di vista fisiopatologico, come nasce la ragade e da cosa deriva il relativo dolore. Iniziamo considerando che l'ano è circondato dallo sfintere, il quale è un muscolo a forma di anello che circonda l'ano. La contrazione dello sfintere impedisce l'uscita del materiale fecale dal retto, mentre il suo rilassamento permette la regolare defecazione.

Lo sfintere è costituito da due parti: lo sfintere involontario e lo sfintere volontario. Lo sfintere involontario è un muscolo di cui la contrazione ed il rilassamento sono gestiti dal sistema nervoso centrale dell'essere umano. Lo sfintere volontario, invece, è controllato dalla nostra volontà, e possiamo contrarlo o rilassarlo a nostro piacimento.

Tornando alla lacerazione sanguinante della pelle dell'ano, affinchè la ferita si rimargini occorre che lo sfintere non sia eccessivamente contratto, anzi deve essere moderatamente rilassato.

Per fenomeni di ragione sconosciuta accade che lo sfintere involontario resti ipercontratto per lunghi periodi di tempo, e questo in sè non rappresenterebbe un problema se la pelle dell'ano fosse integra. Ma se la pelle è lacerata, accade che la cicatrizzazione e la guarigione non avvengano più e la lacerazione si trasforma nella cosiddetta "ragade".

In definitiva la ragade è un piccolo "taglietto" sulla pelle dell'ano, provocato da eccessiva dilatazione, che non guarisce più a causa di una lunga e persistente contrazione dello sfintere involontario. A lungo andare la ragade diventa, come si è detto, dolorosissima.

Come si guarisce

Per consentire la guarigione della ragade è necessario rilassare in qualche modo lo sfintere involontario, in modo da dare tempo alla lacerazione di guarire in modo spontaneo. Per ottenere questo scopo vi sono diversi metodi:
  • dilatatori meccanici
  • applicazione di pomata a base di nitroglicerina
  • iniezioni di botulino
  • intervento chirurgico

3 commenti:

Il Presidente ha detto...

Lettere al Presidente Ombra, una nuova rubrica. Bella, mi piace. Ma mi piacerebbe rispondessi in modo meno prolisso. (con meno prolissi copia e incolla intendo)

Unknown ha detto...

Purtroppo ammetto di essere stato vittima di qualcosa di simile... fortunatamente è passata da sola senza intervento di dilatatori meccanici!
Visto il successo propongo di spostare la rubrica verso una radio in streaming accessibile dal blog chiamata "Radio amica Gurella"
Il zie col culo rattoppato

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.