giovedì 14 aprile 2011

PAGELLE CALCETTO - 13 APRILE 2011

PAGELLE CALCETTO 13 APRILE 2011
RISULTATO FINALE 11-7 per noi
a cura del Presidente

Trama: un gruppo di bamboccioni, vista l’Inter prendere 5 gol in casa dallo Shalke04, riflette ad alta voce: “ma se gioca Kharja, perché non posso tornare a giocare pure io?” Spenta la playstation, affrontano quindi il delirante traffico della Nomentana e si dirigono in un campo indoor a San Basilio. Ad attenderli una squadra di giovani medici arrembanti, non certo disposti a fare gli sparring partner di chi è sparring partner da una vita.

CONTE 6,5 – Quando al momento del riscaldamento non riesce nemmeno ad allacciarsi il tutore bionico alla gamba, tutti pensano che le 900 cene accumulate e gli altrettanti antipastini rinforzati ci abbiano restituito un Conte imbolsito e svogliato. Ma in partita si dimostra tutt’altro: tosto nei contrasti, punto di riferimento della manovra, anche se più di una volta impreciso e sfortunato nelle conclusioni. A un certo punto il ginocchio gli si gira e tutti temono il peggio: e il peggio è che va in porta esibendo sfarfallate degne del peggior Valerio Fiori. Ma quando è stato in mezzo al campo, ad alcuni ha ricordato Lothar Matthaeus

ENRICO 6,5 – E’ il giocatore con il maggior tasso tecnico della squadra nonché quello con meno precedenti penali. Parte piano, poi però la sua tecnica diventa decisiva ai fini del risultato. Nel nulla cosmico della manovra della squadra, pesano le sue giocate da solista e i suoi gol d’autore. Ad alcuni è parso in campo di vedere Sneijder .

DAVIDE 6 – Di lui i critici dicono: “Ormai è un prodotto televisivo, è appagato, pensa a fare le pubblicità”. Ma lui c’è sempre: gol di rapina dopo pochi secondi sfruttando un allegro disimpegno della difesa avversaria, poi un contributo di sostanza sulla fascia sinistra e al centro della difesa. Tira troppo, spesso in modo velleitario: ma si sa, farebbe di tutto pur di finire sulle copertine dei giornali. Schiuma pesantemente negli ultimi minuti, ma in area lo riconosceresti tra mille: è il solito Condor dell’Africano.

GURO 5,5 – E’ un vero e proprio zingaro del gol. Ma non perché abbia segnato in ogni parte d’Europa con tante maglie diverse: piuttosto, perché si aggira nel campo come un rom in cerca di sigarette al campo zingari di Tor de Cenci. Le giocate di tecnica non fanno per lui, e allora si dedica a far legna in fase difensiva, sparacchiando palloni qua e là e bloccando sul nascere le iniziative avversarie. Le sue antiestetiche sgaloppate sulla destra con pantalone lungo della tuta ricordano un calcio che non c’è più. A fine partita beve in un solo sorso un preparato di Polase, creatina, Red Bull e Ferrarelle che fa rabbrividire addirittura Vincenzo. Fin quando non ha alzato bandiera bianca, in campo è stato un Srna qualsiasi.

VINCENZO 5,5 – Letteralmente divorato dalla tensione, dopo non aver dormito per sei giorni e sei notti per preparare al meglio il match, arriva sul terreno di gioco stanco come avesse appena spalato in una miniera di carbone del Sulcis Inglesiente. I primi interventi sono calcioni alla rinfusa verso tutto ciò che di rotondo si avvicina a lui. Statico in difesa, si fa superare più di una volta dai giovani avversari. Nella seconda parte della partita recupera un minimo di raziocinio e si fa apprezzare per alcune azioni insistite sulle fasce. Di lui si ricorda un beffardo gol di testa e un diagonale che va a segno, con relativo urlaccio più adeguato a chi ha appena segnato il gol della salvezza al 98°. Non si fa male, e questa è già una notizia. Bonucci

Gli avversari: sono cinque giovani aspiranti dottori attirati col tranello da Vincenzo in una delle partite più agghiaccianti di sempre dentro un pallone aerostatico. L’idea era anche buona: in caso di malessere in campo, ognuno di noi avrebbe avuto il proprio medico personale pronto ad intervenire. Ma tra loro non c’è nessun Dottor House, e infatti sbagliano penosamente la diagnosi: si presentano pensando di far valere la loro gioventù, ma si ritrovano imbarcati di gol. Alla loro età noi eravamo più forti, il che dovrebbe farli riflettere sull’opportunità di dedicarsi ad altro.

2 commenti:

lapresidenzaOMBRA ha detto...

eppure ti ho sentito urlare un "guro ti stimo" dopo una giocata alla adriano dei tempi d'oro

Il Presidente ha detto...

attendevamo che ci passassi la palla da 6 minuti. Poi all'improvviso hai avuto un guizzo. 5,5 Guro. 5,5.