20 maggio 2011 - LA SOFFERENZA
Su quello che dovrebbe essere il loro campo di casa, il Cristo Re, i nostri attuano una nuova tattica: fare tre straordinari minuti di calcio champagne e poi boccheggiare fino a fine partita, con tanto di perdite di tempo e mezzucci nel recupero per portare a casa una vittoria risicata di un gol. Contro di loro i soliti scadenti avversari, ancora una volta sconfitti nonostante avessero fatto un patto col diavolo: non si spiegano altrimenti i 6 pali da noi colpiti, i 950 rimpalli persi, quello strano fumo nero che bloccava ogni tiro diretto verso la loro porta.
DAVIDE 5 : Arriva al campo con due cellulari in mano, preso da tutt’altro, e infatti in campo non si vede. Il Bomber dell’Africano stavolta gira lontano dalla porta, viene servito poco, si dedica prevalentemente a una partita difensiva, nella quale comunque si fa apprezzare per qualche calcione volontario qua e là all’avversario di turno con annesse scuse ipocrite. Meglio in porta, dove toglie un paio di castagne dal fuoco. Viviano
MARCO 6,5 : andamento lento, ma la classe è quella di sempre. Preziosissimo in tutti i ruoli, detta i tempi e fa anche gol. I suoi inserimenti aprono voragini nella difesa ospite. Non si contano le bestemmie che gli riserva la sua squadra quando, a 10 centimetri dalla riga di porta, prova ripetutamente e spocchiosamente ad andarsene in serpentina palla al piede. Pizarro
VINCENZO 5,5: Il mondo si ferma ad ammirare una sua mezza rovesciata da centrocampo. Bellissima, meravigliosa, da spot della Nike: peccato che la palla fosse di un buon metro lontano dal suo piede, e che il risultato sia stato un fantozziano liscione con annesso contropiede avversario. Come sempre, meglio dietro quando deve mordere caviglie che nelle sue propensioni offensive, contraddistinte solo da urlacci, tiri velleitari e corse a perdifiato verso il nulla. Comotto
GURO 5,5: Il solito simpatico arruffone della fascia destra, poche idee ma confuse. Assicura un sostegno a tutti i reparti e sfida le leggi della fisica nei suoi errori a pochi centimetri dalla porta. La papera da portiere che vale il primo pareggio ospite è un mix di faciloneria, sufficienza da schiaffi e accenni di demenza senile. Stavolta la sua prova sarebbe sufficiente se nello spogliatoio, al termine della gara, non avesse apertamente minacciato la stampa libera di regime che è chiamata a stilare le pagelle. Bucchi
MEGA 6: il vero terminale offensivo della squadra. Segna dopo pochi secondi e tutti sperano sia la partita perfetta, ma poi anche lui si perde nella mischia. Non fa altro che sbraitare contro gli avversari fortunelli, ingaggiando con il più filosofico di loro un dibattito sul tema “Rimpallo: buona sorte o abilità nel trovare il tempo giusto?” di cui francamente nessuno sentiva l’esigenza. Senza i suoi gol, comunque, questa partita non la si portava a casa. Matri
Gli avversari 5 : terza sconfitta su tre per i nostri sparring partner preferiti, stavolta beffati di un solo gol dopo essere stati per lungo tempo a guidare la partita. La fortuna è tutta dalla loro parte, ma negli ultimi venti minuti di partita hanno la colpa di non segnare e di non essere nemmeno particolarmente pericolosi. Per la legge dei grandi numeri, prima o poi una partita contro di noi la vinceranno. Poi.
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